GT Force Carbon Pro LE: High Pivot al servizio dell'enduro - 4ActionSport

2023-02-28 14:44:56 By : Ms. Ivy Zhao

Ho una certa esperienza con questo storico modello di casa GT Bicycles, avendo usato e testato la precedente versione un paio di anni fa (qui la nostra review). Una bici non completamente riuscita, quasi un “vorrei ma non posso”, pur essendo nata come macchina da guerra a tutto tondo e allestita con specifiche di alto livello. Ma geometria e sospensione posteriore non avevano convinto fino in fondo in un settore, quello dell’enduro in mountain bike, sempre più competitivo ed esigente.

Questa volta il celebre marchio statunitense ha lavorato davvero sodo, implementando un’inedita sospensione a perno alto con rinvio della catena e azzeccando la geometria (qui la nostra preview).

Finalmente tutto quadra, o quasi.

Il perno alto è certamente il design del momento e il contesto attuale lo fa sembrare meno alla moda rispetto ad altri marchi, dove il suo utilizzo appare forzato. Il funzionamento della puleggia concentrica al fulcro principale richiama il sistema di sospensione GT i-Drive di un tempo, basato sul concetto che consentiva al movimento centrale di seguire la linea della catena man mano che questa si allungava, imitando il percorso dell’asse posteriore ed eliminando le influenze della pedalata o della frenata. Non troppo dissimile dal concetto del rinvio alto della catena, come si è scoperto in seguito, richiedendo inoltre meno parti in movimento, e quindi meno peso.

L’approccio High Pivot di GT è anche unico per il fatto di essere incorporato in una sospensione a quadrilatero articolato con giunto sui foderi bassi (Horst), infatti in genere il perno alto è abbinato a uno schema single pivot, assistito o meno.

Il tutto si aggiunge a una superba performance nella guida. Con 160 mm di travel, ruote da 29 pollici, un interasse e un carro lunghi (rispettivamente 1.270 e 435 mm con Flip Chip in configurazione Short), la Force è prevedibilmente stabile nelle discese veloci ma riesce anche mantenere un certo dinamismo nelle curve. I classici vantaggi del perno alto risaltano, come la capacità di correre rapidissima sui rettilinei scassati, ed è un bel vantaggio che non si trasformi immediatamente in un grosso e pigro camion su qualsiasi terreno che non sia aperto, veloce e dritto.

Non pensavo che sarebbe stata così prevedibile in salita, ma è apparso subito chiaro che non l’instabilità della precedente Force era scomparsa.

Le sospensioni si sono rivelate sorprendentemente efficienti nella parte pedalata, dalle salite più lisce a quelle costellate e radici che richiedono una guida più fine, e con qualche ripido scassato. La bici ha mantenuto una grande trazione sul tecnico, senza bloccarsi su gradini naturali che causano la perdita dello slancio. Questa è comunque una bici da enduro che pesa 15,9 kg senza pedali in taglia large, ma in ogni caso è piacevole da pedalare. Non sembra di cercare di trascinare una biciclettona su per una montagna, come se tri pregasse di girarla e puntarla a valle per scendere, o di perdere un sacco di efficienza lungo la strada. Pedala fluida e raramente si sente il bisogno di implorare maggiore supporto da parte del blocco dell’ammortizzatore. Il ripido angolo sella di 78° favorisce questa sensazione e incoraggia il risparmio di energia nelle salite da seduti.

Nello scenario attuale dell’enduro, questa Force si colloca a metà strada. Non è così apertamente focalizzata sulla discesa come alcuni dei modelli più estremi e racing, ma al tempo stesso non è così controllata e sostenuta come altri di ispirazione trail.

Nel complesso, le prestazioni della nuova Force sono state una grande sorpresa. Il funzionamento del perno alto con puleggia concentrica è semplicemente esemplare in questa categoria emergente, anche se avremmo preferito che GT avesse investito un po’ di più sulle finiture. Abbiamo testato la versione di fascia più alta, Force Carbon Pro LE, e alcuni dei componenti scelti non sono sembrati all’altezza di una bici venduta a 6.499 euro.

Il cockpit in alluminio di casa GT sembra uscito da un catalogo di almeno cinque anni fa, con la sua piega high rise che male si accoppia con l’avantreno alto. Per non parlare del reggisella telescopico TranzX, non all’altezza delle attese per feeling e performance. Si tratta di componenti facili da cambiare e personalizzare a proprio piacimento, ma è un peccato che GT abbia puntato così tanto sulle prestazioni della Force senza poi essere in grado di darle la finitura premium che merita.

Nulla da eccepire sulle sospensioni Rock Shox, con forcella Zeb Ultimate e ammortizzatore Super Deluxe Ultimate, semplicemente superbi nella messa a punto e nelle performance.

Anche la trasmissione GX con cambio X01 Eagle non delude, così come i freni Code RSC con rotori da 220 e 200 mm all’anteriore e al posteriore. Pur collocandosi nella fascia media, le ruote con cerchi WTB KOM Trail i30 e mozzi Formula non deludono per solidità, mentre gli pneumatici Maxxis Assegai e Minion DHR II – entrambi Exo+ con mescola 3C MaxxTerra – danno tutto il supporto e la trazione che serve. Force una mescola più morbida all’anteriore avrebbe aiutato a trovare più confidenza e prestazioni sui terreni più umidi.

Una volta che arrivato il momento di valutare questa bici, mi sono chiesto se la comprerei. La risposta è sì, a parte… a parte qualche dubbio su alcune delle specifiche e sul relativo rapporto qualità / prezzo, ma queste preoccupazioni sono lanciate nel cestino da una qualità di guida che è impossibile negare.

Vedo questa Force Carbon Pro LE più come un mezzo da essere sfruttato con soddisfazione e divertimento in spot a forte vocazione discesistica, più che arma esclusiva per le competizioni enduro.

In ogni caso, può divorare in un sol boccone i terreni più punitivi, lasciando spazio a un enorme sorriso a fine giornata.

[rider: Marco “Junior” Rizzo – spot: Nazzano Trail Area]

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