Dall'automotive all'industria del vetro: tutti gli impieghi della ghisa - Informazioneonline.it

2023-02-28 14:44:15 By : Ms. Jojo Zhu

La ghisa è un materiale molto utilizzato in diversi settori, fondamentale per la realizzazione di componenti di vario tipo. Le sue potenzialità sono note fin dai tempi antichi, con i primi tentativi di produzione risalenti a millenni fa. Siamo di fronte a una lega del ferro che possiede una concentrazione di carbonio tra il 2,06% e il 6,67%.

Presenta particolari caratteristiche, tra cui una discreta durezza (che le conferisce resistenza alla compressione e alla corrosione) a cui si affianca una scarsa flessibilità. Per via di queste sue qualità, possiamo ritrovarla impiegata in molteplici campi.

È quasi riduttivo affermare che le componenti di un’automobile siano tante. In realtà abbiamo davanti un sistema di meccanismi che interagiscono tra loro formando una delle più impattanti invenzioni del XX secolo. In totale, tra motore, interni, impianto elettrico, telaio e tutto il resto, il conteggio delle parti di una macchina arriva a superare i 2500 pezzi.

E naturalmente non possono mancare elementi fatti di ghisa: lo stampo della batteria, il disco del freno, l’ingranaggio conico, il blocco del collettore, il collettore stesso, il pignone scanalato, le pulegge e moltissimi altri ingranaggi sono realizzati in ghisa. Cambia il tipo, per cui in alcuni casi si predilige una struttura lamellare mentre in altri una sferoidale, ma le macro-caratteristiche rimangono quelle originarie.

Passiamo dal settore automotive alla metalmeccanica. Le officine meccaniche di precisione fanno uso di molti metalli, tra cui acciaio, alluminio, rame, ottone e, ovviamente, ghisa. Tra tutte le applicazioni che vedono protagonista questo materiale, non possiamo non citare le squadre di staffaggio. Si tratta di pezzi versatili e ampiamente utilizzati nel comparto, di cui può essere interessante approfondire alcuni aspetti su https://www.bonanomi.it/squadre-di-staffaggio/ per comprenderne il ruolo nelle lavorazioni. Economica, resistente, facilmente lavorabile e idonea alla realizzazione di forme complesse, appare l’ideale per una serie di impieghi.

Oltre a essere usata per la fabbricazione di pezzi, viene anche sfruttata per produrre l’acciaio tramite decarburazione. Quando la percentuale di carbonio scende sotto allo 2,06%, la ghisa perde il suo status, divenendo acciaio. Così è sufficiente ridurne la concentrazione per ottenere un’altra lega.

Molto in voga la ghisa anche nella realizzazione di pompe e compressori. La sua popolarità in quest’ambito si deve all’alta capacità di sopportazione di fronte a sollecitazioni meccaniche. Macchinari di questo tipo hanno bisogno di essere fabbricati con un materiale che assicuri robustezza e affidabilità, nonché un’elevata durata utile.

Adoperare la ghisa per componenti quali collettori idraulici, blocchi di ancoraggio, valvole rotore, freni a tamburo e pistoni armonizzatori assicura una maggiore resistenza e impatta positivamente sui costi.

Anche l’industria del vetro usufruisce della ghisa per le sue lavorazioni. Tra gli elementi che prevedono il suo utilizzo certamente gli stampi, fondamentali per dare vita a prodotti dettagliati e di pregio. Se l’esecuzione manuale dona valore all’oggetto, l’ausilio di un calco ne velocizza la realizzazione, aumentandone al contempo la qualità.

Così la ghisa, assieme all’alluminio, è uno dei materiali più utilizzati per gli stampi. I suoi impieghi non finiscono qui e investono anche strumenti come il blocco e lo stampino. Il primo è un prisma a base quadrata su cui sono presenti alcune incavature, utile per attenuare il calore del vetro; il secondo è caratterizzato da una cavità fresata, in genere a righe verticali, volta alla creazione di decorazioni.

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