Bastiglia, nel segno della Ruota - Spazio alle Imprese - LaPressa.it

2023-02-28 14:34:32 By : Ms. heidi wu

È questa potenza, in pratica regalata dalla Natura, che azionerà -fino al 1932, data della sua dismissione- il grande Molino di Bastiglia fatto erigere dal Marchese Niccolò III d’Este. Il Molino è alimentato da acque sorgive: un fattore di successo che gli consente di continuare a funzionare senza problema anche durante le estati più torride. Inizialmente la funzione primaria del Sostegno fu quello di fungere da ascensore ad acqua per i grandi barconi che dovevano transitare lungo il Naviglio: il problema infatti era oltre all’irregolarità del fondo -fatti salvi ovviamente i grandi corsi d’acqua- i dislivelli naturali che impedivano la navigazione in qualche modo in risalita.  Col tempo la funzione primaria del Sostegno rimase quella di alimentare il Molino di Bastiglia, un impegno non indifferente dal momento che si trattava di un impianto polifunzionale davvero importante, il più grande della regione, con 16 potenti macine, che sfruttavano una potenza complessiva di ben 200 cavalli-vapore.     Oltre al compito principale della macinazione, nel Molino fiorivano molteplici altre attività tutte energivore, dall’affilatura dei ferri da taglio e di altri strumenti, alla brillatura del riso ed alla pressatura dell’olio, la filatura della lana, il taglio del legno (gratuito per gli abitanti) e persino un forno in cui far cuocere il pane quasi gratuitamente per tutti! In anni più vicini a noi -nel 1912 per la precisione- il Molino alimentò addirittura una gigantesca dinamo, la prima funzionante in tutta la zona, che forniva energia elettrica a tutto il paese. Per avere un’idea della produzione del mulino solo in termini di macinato, (dati calcolati nel 1909 in quintali), si va dai 35.000q con 14 addetti ai 40.000q con 17 addetti.    La costruzione era davvero immensa, grande forse quanto il palazzo che oggi ne occupa la sede, comprendendo accanto ad alcune abitazioni (per il conduttore e parte del personale) un pozzo separato per il bestiame, una stalla ed un porcile. Ciò, oltre ad officine, magazzini e botteghe. In essa vi lavoravano 9 mugnai, 5 garzoni e alcuni facchini (che spesso erano fonte di disordini), operai, artigiani e muratori. Si pensi che i mugnai erano talmente preziosi da essere esentati dalle esercitazioni delle guardie civili.   Si riesce ad immaginare quindi l’atmosfera che si respirava in quei lontanissimi anni a Bastiglia, con le grida tipiche dei lavoratori di fatica, intenti a rifornire -e a prelevare per l’altro verso- i materiali che alimentavano il Molino, il carico e lo scarico di merci e materiali, le attività conseguenti di rinfresco, ristorazione e ospitalità: un mondo laborioso e attivo che contribuì a fare di Bastiglia un centro vivo dalle molte attrattive, non solo gastronomiche. Purtroppo, anni dopo, evoluzioni politiche, ristrutturazioni territoriali, questioni sindacali e decadimento tecnologico portarono nei primi  anni del ‘900 alla chiusura del Molino di Bastiglia. Il colpo di grazia gli fu dato dalla deviazione del canale Naviglio e conseguente eliminazione del Sostegno. Studio Aurora è diviso in due sezioni, Vendite e Affitti, con operatori specializzati nelle proprie competenze. Se sei residente nelle zone di Bastiglia, Bomporto, Sorbara, San Prospero e Ravarino, attiva il nostro servizio di newsletter e riceverai gratuitamente gli articoli con affascinanti curiosità sulla storia dell' Unione dei Comuni del Sorbara e novità interessanti che ruotano intorno al mondo della CASA. Oltre 1000 persone residenti in queste zone lo hanno già fatto, iscriviti qui. Se intendi vendere il tuo immobile rivolgiti a Studio Aurora Vendite  Se intendi invece affittare il tuo immobile, affidati a Studio Aurora Affitti Per rimanere aggiornato sulle novità del settore immobiliare e scoprire le curiosità del nostro territorio, metti un LIKE alla nostra Pagina Facebook

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